Design Thinking – usare i dati e fare analisi.

Design Thinking – usare i e fare .

PREMESSA

Il Design thinking deve porre l’azienda, la startup o chi ha l’idea, davanti alle esperienze e ai problemi che gli utenti realmente hanno usando il servizio o il prodotto pensato/ideato.

Se siamo nel caso di una azienda strutturata, mettendo a confronto le diverse realtà dell’organizzazione, rischio (di fallimento) viene sicuramente moderato.

Ci sono tecniche di , per chi ha una azienda strutturata e che già produca, che tramite l’utilizzo di dati e di analisi sulla customer journey che aiutano la modalità di affrontare il problema con la prospettiva dell’utente.

Come si vede il Design Thinking può avvalersi di molte tecniche in parte in unione a quelle del Marketing.

LA

Come la ricerca colloca l’azienda, la startup o chi ha l’idea, davanti alle esperienze e ai problemi che hanno gli utenti?

Molti imprenditori pensano di risolvere i problemi fin dal primo giorno, senza comprendere adeguatamente le esigenze del destinatario primario della soluzione e senza avere una immagine del contesto in cui opera l’utente,  senza il quadro più ampio, comprese le alternative della concorrenza, le abitudini di comportamento, le evoluzioni tecnologiche, le dinamiche del settore e altri aspetti rilevanti ecc.

  • Quindi occorre iniziare a occupare un po’ di tempo del tempo ( si fa per dire) nella realizzazione di ricerche su questi aspetti, ciò aiuta a orientare il modo di ragionare nella giusta prospettiva.
  • La ricerca fornisce anche preziose informazioni sulle necessità degli utenti.
  • La ricerca di un determinato profilo è “l’aspetto più importante” di ogni progetto. Se eseguita correttamente, è probabile che si trovino intuizioni che consentano di rispondere alle reali esigenze dell’utente.
  • L’obiettivo principale della ricerca è quello di “mettersi nei panni altrui” con gli utenti/core business e gli stakeholders.
  • Ci sono tre aspetti importanti da considerare nella ricerca sui consumatori:

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1- Pianificazione

Prima di effettuare una ricerca sugli utilizzatori, è importante pianificare la ricerca. Occorre considerare tutte le strade della ricerca primaria e secondaria.

La ricerca primaria comporta l’osservazione diretta e l’ degli utenti.

La ricerca secondaria comprende la ricerca di informazioni provenienti da altre fonti, anche online, oltre l’ambiente reale anche libri e media in generale.

Per la parte primaria della ricerca, è necessario individuare e restringere il campo in cui trovare gli utenti da osservare e ricercare. L’approccio migliore è, se già sono conosciute le persone di questa cerchia da intervistare e osservare, è meglio incontrarle direttamente.

Altrimenti, occorre trovare il modo di raggiungere queste e spiegare perché si ha bisogno del loro tempo e come la ricerca che si sta facendo aiuterà a comprendere meglio i loro bisogni.

2- Osservazione oggettiva

L’osservazione a cui ci riferiamo riguarda gli individui e il loro comportamento nel contesto della loro vita/lavoro.

Osservare ciò che le persone fanno e come interagiscono con il loro ambiente fornisce molti indizi su ciò che pensano e sentono.

Aiuta a capire di che cosa hanno bisogno. Osservando le persone, si catturano le manifestazioni fisiche, esteriori delle loro esperienze, ciò che fanno e dicono.

Questo consente di interpretare il significato sottile di quelle esperienze e permette quindi di avere delle intuizioni. Queste intuizioni vi conducono spesso a soluzioni innovative. Le soluzioni migliori nascono dalle migliori intuizioni sul comportamento umano.

Ma abbiamo un problema da risolvere: imparare a riconoscere queste intuizioni è più difficile di quanto si possa pensare.

Il perché è nelle nostre menti che filtrano automaticamente un sacco di informazioni in modi di cui non siamo nemmeno consapevoli e quindi le perdiamo.

Dobbiamo imparare a vedere le cose “con occhi nuovi” per poter favorire l'<<empatia ( vedi definizione)>>, insieme ad una mente focalizzata sull’uomo.

Lavorare con consapevolezza e curiosità autentica.

Per avere una vera curiosità, è necessario impegnarsi con i destinatari attraverso domanda empatiche.  Per capirci occorre pensare di avere a che fare con un contatto personale, piuttosto che pensare di intervistare o interrogare “qualcuno” sconosciuto. Questa mentalità permette di individuare le intuizioni più profonde e porre le domande più difficili.

Attenzione: essere curiosi è bello ma non si deve essere invadenti

L’obiettivo è capire l’esperienza di una persona come utente nello stesso ambiente dove la l’innovazione sarà utilizzata, in modo da poter determinare come innovare per lui/lei.

Capendo le preferenze che la persona ha e i relativi modelli di comportamento, possiamo identificare i bisogni e progettare per questi bisogni.

3- Coinvolgimento

In questa fase occorre non dimenticare di presentare sé stessi e il proprio .

Occorre Introdurre il progetto e spiegare perché sta facendo la ricerca.

Costruire il rapporto è un altro punto importante.

Se si hanno questionari da proporre, ne vedremo alcuni successivamente, non bisogna passare attraverso domanda per domanda.

Si si ha invece avete un modulo è da usare come guida alla conversazione non da far compilare!

Occorre ascoltare le risposte degli destinatari in modo da capire con attenzione, piuttosto che affrettarsi, come in genere si fa, per finire di fare tutte le domande.

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